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Agopuntura: origini e benefici

L’Agopuntura è una pratica di origine orientale che si ispira all’interpretazione del Tao, secondo cui l’universo è caratterizzato dal continuo alternarsi di Yin e Yang, i due principi complementari.

Secondo la dottrina cinese, gli organi si integrano nel grande sistema energetico costituito dai cinque elementi primari legno, fuoco, terra, metallo e acqua, dove vengono classificate tutte le cose esistenti.

Le origini dell’agopuntura sono lontane e conducono nel regno dei miti. La leggenda racconta che un guerriero sofferente di un atroce dolore sciatalgico venne colpito durante una battuta di caccia a un piede da una freccia scagliata per errore da un compagno. La sciatalgia cessò rapidamente o, secondo la concezione di allora, lo spirito malvagio che torturava i nervi se ne andò.

In Medicina tradizionale cinese, la crescita e lo sviluppo dell’essere umano sono strettamente correlati con lo stato di benessere degli organi e del Qi, l’Energia vitale. Un disequilibrio fra Yin e Yang conduce all’invecchiamento.

Il Huang Di Nei Jing, un testo di medicina datato fra il 475 e il 221 a.C., descrive nei primi due capitoli le modalità di igiene personale essenziali per favorire la longevità.

Tali concetti, sempre parte della tradizione filosofica taoista, considerano nell’uomo gli equilibri fra essere vivente e ambiente, e la relazione fra corpo e mente. Infatti: “il corpo è il mezzo per il quale la mente possiede un luogo”, e “una mente in salute in un corpo senza malattie è essenziale per la longevità”.

Il dolore è anch’esso conseguenza di squilibri energetici identificabili all’interno dell’organismo. Rappresenta il vuoto o l’eccesso di energia, ed è quindi possibile intervenire su di esso ripristinando l’equilibrio.

L’energia scorre nei meridiani, canali particolari che hanno il compito di far comunicare l’interno con l’esterno del corpo attraverso la barriera cutanea. Lungo il loro decorso si trovano punti specifici che possono essere “aperti” o “bloccati” mediante l’infissione di aghi per favorire la ripartizione armoniosa del flusso energetico.

Anticamente l’agopuntura era praticata con schegge di pietra, di osso e di bambù. Oggi si utilizzano aghi metallici in rame, bronzo, ferro, oro, argento e giada.

L’incontro fra la medicina cinese e le evidenze scientifiche occidentali consiste anche nel fatto che in un’alta percentuale di casi i punti corrispondono a zone cutanee con caratteristiche comuni a quelle dei trigger points, circoscritte zone muscolari rese eccitabili dal dolore.

Recenti studi hanno dimostrato come l’agopuntura sia in grado di modificare l’attività metabolica in specifiche aree cerebrali attivate dal dolore, inibendo i circuiti deputati alla sua percezione, ma hanno anche confermato la sua efficacia nell’aging managementmediante la regolazione della funzione immunitaria, la riduzione del danno indotto dai radicali liberi, la modulazione dell’espressione del patrimonio genetico e l’equilibrio del sistema ormonale.

L’agopuntura interviene in modo sempre più autorevole allo sviluppo della nuova cultura medica del benessere controllando con efficacia aging e dolore. La sua filosofia propone un insegnamento di grande valore: il mantenimento della giovinezza diventa realtà mediante una perfetta integrazione fra gli aspetti fisici e spirituali della vita.

 

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