Okinawa, una delle isole più conosciute del Giappone, è abitata dal popolo più longevo del mondo. É fra le Blue Zones più famose.
Il passare del tempo non è un nemico a Okinawa grazie alla genetica e alle abitudini alimentari, ma sono elementi determinanti anche il clima, la costante attività fisica e lo stile di vita.
La dieta è a base di verdure, soia e piante medicinali come la curcuma o l’artemisia, e solo occasionalmente vengono consumati pesce, frutti di mare, carne magra, alghe o frutta. Un regime alimentare particolarmente efficace nel prolungare l’aspettativa di vita.
In particolare, l’assenza di grassi saturi e zuccheri è essenziale per una vita lunga e in salute: il loro consumo abituale viene infatti associato allo sviluppo di patologie croniche e degenerative.
Le patate dolci e il melone amaro, molto comuni nell’isola, sono anch’essi responsabili dell’insolita longevità. Le patate dolci forniscono fibre, calcio, potassio, carotenoidi e vitamina C, mentre il melone amaro, o ampalaya, dotato di attivita’ antimicrobica e antivirale, é ricco di fibre, sali minerali, fosforo, ferro, calcio, vitamine, beta carotene e potassio.
A Okinawa, come nelle altre Blue Zones del mondo, sono anche i particolari atteggiamenti culturali e sociali a favorire la salute.
Viene costantemente limitato il tempo della solitudine, mentre viene enfatizzato il moai, il particolare valore attribuito all’amicizia e ai legami affettivi. Ne è naturale conseguenza il yuimaru, la pratica tradizionale di aiutare i membri della comunità in ogni momento di bisogno.
E’ sempre forte anche la necessità di possedere un ikigai, uno scopo personale da perseguire nel tempo.
Tutti atteggiamenti che, insieme all’attenzione agli aspetti spirituali dell’esistenza, favoriscono un naturale e efficace controllo di ogni forma di stress, con ripercussioni importanti sul benessere fisico e psicologico di ogni individuo.